In una recente intervista con il programma radiofonico The Metal Voice il cantante dei Dream Theater James LaBrie ha racconto di quando, dopo l'abbandono di Dickinson nel 1993, gli Iron Maiden gli hanno proposto di diventare il loro cantante:
Al tempo il manager degli Iron Maiden ci teneva sott'occhio. Ricordo che stavamo giocando a freccette e Rod Smallwood mi prese da parte e mi disse: “Cosa ne penseresti di…”. Ero in una situazione piuttosto bizzarra. Con i Dream Theater avevamo già registrato Images And Words e stavamo cercando un manager. Ci stavamo organizzando con la strumentazione per andare in tour. Ricordo che mi ha preso da parte mentre il resto della band giocava a freccette - anche loro erano lì, visto che volevamo che Rod ci facesse da managere - e mi ha detto: “Voglio farti una proposta”. C’era anche il suo assistente, Merck, ed entrambi se ne stavano lì in piedi. Mi dissero: “Cosa ne penseresti di diventare il nuovo cantante degli Iron Maiden?”. Gli risposi: “Cosa? Di che stai parlando? Sono confuso. Non sei qui per diventare il manager dei Dream Theater? Sei qui per farmi questa proposta?”. Avevo appena registrato il disco dei Dream Theater, riuscite a immaginare quanto fosse bizzarra quella situazione? Ad ogni modo dissi semplicemente: “No, non se ne parla. E sai cosa? Ti dirò anche i motivi.“ E loro mi risposero: “Qual è il problema?“, e io: “Motivo numero uno: i Dream Theater. Fine. Punto”. Poi ho aggiunto: “Ma se vogliamo andare più nello specifico, dobbiamo tornare a quando avevo 22 anni. Ho cantato con una band chiamata Coney Hatch. Entrai al posto di Carl Dixon. E in pratica mi sentivo come un jukebox. Ho cantato tutto senza problemi, ma non ho mai potuto pensare 'questo sono io e questo è quello che ho creato' ”. Bruce ed io abbiamo un rispetto reciproco. Ci siamo incontrati tante volte. Abbiamo suonato assieme allo show della BBC. Ricordo di aver pensato di non voler cantare i pezzi degli Iron Maiden ogni serata. Anche se per me sono una band straordinaria e Bruce è un grande cantante. Volevo creare fin dall'inizio qualcosa che fosse mio. Anche se, ok, come tutti sappiamo, non sono io a cantare su When Dream And Day Unite. L’offerta è arrivata e se n’è andata piuttosto velocemente. Giusto il tempo di chiedermelo che non era più valida. Infatti mi risposero: “Massimo rispetto, abbiamo capito perfettamente. Nessun problema”.